Ma sì, sempre
Sento che sorrido,
intenerita,
c’è pudore e c’è grazia puerile
in questo che m’investe,
sola,
tremore improvviso,
oh luce tra le rame gemmate,
sera che avvicini la primavera,
sento che sorrido,
intenerita,
così tersa così lieve e presente
la vita,
con un suo senso anch’essa di casto bene,
ridente,
di un’ora che torna, torna, ma sì, sempre
di un’ora sospesa,
oh nuova!
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